Articoli di Giovanni Papini

1955


in "Schegge":
Tra Dio e l'uomo le spine
Pubblicato in: Il nuovo Corriere della Sera, anno LXXX, fasc. 68, p. 3
Data: 20 marzo 1955


pag. 3




   Il Dio giudice annunziò ad Adamo che a dispetto delle sue fatiche gli sarebbero nati dalla terra spine e triboli.
   Iddio legislatore apparve a Mose in mezzo a un roveto, cioè tra un groviglio di spine, fiammeggianti.
   Il Dio riscattatore fu recinto per derisione da una corona di spine.
   Questi tre momenti della storia delle relazioni tra Dio e l'uomo contrassegnata dalla necessaria presenza delle spine ci insegnano una delle tante leggi di ascensione.
   Nel primo momento le spine della terra sono strumento di castigo; nel secondo accompagnamento dei divini divieti; nel terzo sono consacrazione di una regalità salvatrice, che ha per suggello le gocciole del sangue divino.
   Queste corrispondenze del testo della Scrittura in tempi e libri diversi non sono ancora tutte scoperte e chiosate ma costituiscono forse le linee di una seconda lettera più vicina della prima allo Spirito.


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